Briganti D'Abruzzo Triathlon Associazione Polisportiva Dilettantistica

Gli eventi dell'anno 2017

Elbaman 2017

Elbaman 2017. Il fascino misterioso di un isola che piu di tutte profuma di sport e di amicizia. Una gara che si respira nell'aria e che unisce nell'anima altri 1000 atleti provenienti da ogni dove. E poco o nulla importa che non sia stata completata perche tu la senti ugualmente dentro, a prescindere dall'arco dell'arrivo e quello di partenza. Questa gara parte molto molto prima....gia' quando la pensi. Perché il nostro sport è uno stile di vita, é un modo di vedere le cose del mondo, é un approccio diverso alla natura e alle sue bellezze e infinite manifestazioni. E trovi affinità, approvazione e condivisioni in tutti quegli sguardi che incroci in giro per il paese e che sono li per fare il tuo stesso viaggio. E puoi anche non scambiarti una parola. Ti capisci solo nel guardarti. C'è rispetto e comprensione per chi come te ha scelto una disciplina che si consuma tra terra cielo e mare...che ne diventano i veri protagonisti e come tali vanno assecondati, amati e rispettati. E la sospensione della gara fa parte del gioco di rispetto e di amore. Ma in tutto questo io mi sento una privilegiata...per far parte di quel gruppo di atleti che hanno cominciato il viaggio e concluso la frazione nuoto in uno scenario surreale che difficilmente si incontra. La pioggia aveva una forza minacciosa da imprimersi per sempre nel cuore. I tuoni risuonavano come provenienti da un'altro mondo. Ho nuotato al buio sotto una pioggia impetuosa e incessante, senza mai perdere né la rotta né la calma. Concentrando le mie forze sul semplice gesto del nuotare e dell'avanzare. La visibilita era ridotta a zero. Era difficile respirare. Sentivo tutto concentrato li in quegli attimi. C'era un qualcosa di epico, di misterioso, di drammatico, di pauroso, di maestoso. Ogni tanto intravedevo una cuffia rosa (le altre donne 70.3) e altre verdi (gli ironman)....alcune erano praticamente ferme e si guardavano intorno....nessuno diceva niente a nessuno...anche perche il rumore del mare avrebbe coperto ogni parola. Ma il semplice incontrarsi ti faceva sentire bene. Nn si riusciva a rimanere in gruppo, il mare era arrabbiato, ti allontanava da tutti. Intravedevo le barchette dell'assistenza sopra le quali alcuni atleti trovavano riparo, i volontari avevano luci frontali...a loro ho urlato "dove é la prossima boa" e e proseguivo seguendo le loro indicazioni.....sembrava una scena tratta dal film "Titanic ". Al giro di Boa mi sono sentita piu leggera... ho performato una nuotata lenta e vigorosa, cercando di scivolare...e pensando ai consigli del giorno prima.....l'unico punto di luce era sotto il mare....dove nonostante la tempesta si intravedevano i pesci. Quando arrivo alla fine dei quasi 2 km.....e tocco con i piedi a terra.....do' uno sguardo all'orologio....ho perso completamente la percezione del tempo....per me poteva essere passata un'ora come un giorno....e mi accorgo che quel viaggio ha lasciato un’impronta che non si dissolverà mai più del tutto. E poi approdi sulla terra ferma. E li ci sono i tuoi compagni d'avventura che ti fermano e ti festeggiano. C'e' il tuo mondo. I tuoi amici. La tua famiglia. E ci sono i sorrisi. Le nuotate. Le corse. Le pedalate. Le cene, i gelati, gli scorci sul mare, le foto, i pesci, i bungalow tutti allineati....il profumo del mare.

Karin Sorgi
Gara Triathlon
 24 settembre, 2017